Venerdì 16 aprile, alle ore 10.30, nella Sala della Loggia del Maschio Angioino – in piazza Municipio, Napoli- è stato presentato il calendario della manifestazione “NapuleTao 2010”, promossa dall'Associazione A.S.I.A. (Accademia Studi Interdisciplinari Arti marziali), nei giorni 1 e 2 maggio all'interno del Pala Trincone di Monteruscello- Pozzuoli (Na).
La rassegna ospita i Campionati Italiani di Kung Fu Wushu, di Sanshou, Kali Escrima e Jeet Kune Do della Fiwuk – Coni e una serie di altri eventi sportivi e di spettacolo collegati alle arti marziali.
L'iniziativa si svolge col patrocinio, tra gli altri, delle Regione, del Comune di Pozzuoli, del Comune di Villaricca, dell’Associazione Italiana contro le Leucemie, della Fondazione Cardinaletti.
Main sponsor dell'evento è il marchio Original Marines.
Alla presentazione dell’evento parteciperanno Delia Scala e il presidente dell’Ail, Ermanno Rotoli, l’assessore allo sport di Pozzuoli Maria Laura D’Amore, il presidente dell’Asia Maurizio Di Benedetto, il presidente della Fiwuk Ettore Barbagallo, i familiari di Stefano Chianese, il consigliere regionale e sindaco di Villaricca Raffaele Topo e il suo vice, Vincenzo Palumbo.
Presenti anche i campioni del mondo di Kung Fu Angelo Damasco, 15 anni, di Giugliano, e Ivan Borrino, 17 anni di Qualiano (si allenano nella palestra Atlantide di Villaricca nel team Asia), che a ottobre prossimo ritorneranno in Cina per confermare il titolo mondiale.
In calendario anche il II memorial Stefano Chianese. Assieme alla Fiwuk- Coni, l’Asia vuole ricordare un atleta, ma principalmente un uomo, con mille interessi culturali, che ha vissuto intensamente anche la passione per questa disciplina anche se per troppo poco tempo: Stefano Chianese, scomparso prematuramente all’età di 30 anni, nel 2003, a causa della leucemia.
Nel corso della conferenza stampa 30 ballerine della scuola di danza Studio 92, vestite con abiti cinesi, si esibiranno in un'anteprima dello spettacolo di danza (previsto in calendario la sera del 1 maggio) "La Rosa e la Spada" all’interno del cortile del Maschio Angioino.
All'evento, al quale parteciperanno 600 atleti provenienti da tutta Italia, 150 persone tra tecnici, arbitri e staff tecnico, si prevedono circa 2000/2500 presenze durante le due giornate.
Un momento molto bello, poi, verrà dedicato alle famiglie col Torneo Panda Fight, in collaborazione con l'ente di promozione sportiva CSEN, al quale partecipano i piccoli assieme ai loro nonni e genitori.
Per la serata del sabato, oltre allo spettacolo di danza in costume, presentato da Gabriele Manzo (RTL 102.5), è prevista la premiazione degli atleti vincitori della prima giornata di gare. I premi verranno consegnati dai membri del Comitato d'onore, formato dai vertici della federazione nazionale, sponsor, istituzioni e personaggi dello spettacolo.
Interverranno gli ex campioni di arti marziali, ora stelle dello spettacolo: l'attore Giorgio Pasotti e Alberto Mangia Vinci, protagonista del musical Notre Dame De Paris.
Stefano Chianese, atleta scomparso al quale viene dedicato il Secondo Memorial in collaborazione con l’Associazione Italiana contro le leucemie Stefano nasce il 16 Aprile 1973; nel 1990 si diploma al liceo artistico di Napoli e comincia a frequentare la facoltà di architettura. Da lì a poco, conosce il maestro Maurizio Di Benedetto e comincia la pratica del Kung Fu. Durante gli anni accademici abbina in maniera ottimale studio, sport, musica e arte. Suona chitarra e tastiera, dipinge e partecipa a importanti eventi sportivi, nella disciplina del Combattimento libero cinese, conseguendo risultati invidiabili. Nel 1998 si Laurea in Architettura. Negli anni successivi dimostra di essere un vero combattente ingaggiando una dura lotta contro la leucemia, senza mai abbandonare le sue passioni. Realizza mostre personali di pittura e progetta la Torre Campanaria della Chiesa di San Massimiliano M. Kolbe, a Giugliano, la città in cui viveva, attualmente in via di completamento. La malattia lo porta via il 19 marzo del 2003 all’età di 30 anni.
Scheda Partners della manifestazione NapuleTao 2010
Patrocini: Regione Campania, Comune di Pozzuoli, Comune di Villaricca.
Associazioni: AIL, ARSA, Fondazione Gabriele Cardinaletti,Croce Rossa
Organi Federali: CONI, ICS Istituto per il Credito Sportivo, EWF, IWF
Sponsor Commerciali
Main sponsor Original Marines
Altri: Focelda, Nissan Schiano, Elefantino Sport, Pastificio F.lli SETARO
Partner Commerciali: Complesso AGAVE Hotel, TIFF Ristorazioni, A.S.D. Sporting Club Flegreo
Sponsor Tecnici: Barrus, Atlantide Palestre, Studio 92, ASDKF & DA Accademia Sportiva dilettantistica Italiana Kung Fu, ASIA Accademia Sportiva Interdisciplinare Arti Marziali, Centro Sportivo CSEN.
Sono soddisfatti dell’organizzazione di NapuleTao 2010 i vertici della federazione nazionale, la Fiwuk
“Questa manifestazione – dice il presidente della Fiwuk, Ettore Barbagallo- risulta tra le iniziative più importanti della nostra federazione. L'ottima organizzazione del Maestro Di Benedetto consentirà la partecipazione di alcune centinaia di atleti provenienti da tutta Italia. Inoltre, il programma prevede una serie di eventi dimostrativi e competitivi di alcune discipline collegate al mondo delle arti marziali cinesi. Con questo evento, la Federazione Italiana Wushu Kung Fu, intende promuovere le discipline di combattimento (il Sanda) che rappresentano un settore in grande crescita. Nel corso della competizione si confronteranno i migliori atleti nazionali alcuni dei quali rappresentano l'Italia nelle gare internazionali, avendo portato a casa medaglie di alto prestigio. La federazione sta puntando sulla qualità e professionalità tecnica ed atletica, collaborando con il Coni proprio per prepararsi a raggiungere i massimi livelli competitivi. Questa manifestazione sarà un importante test e una festa dello sport vero”.
Original Marines è Main Sponsor della manifestazione NapuleTao 2010
“Original Marines, coerentemente con la propria filosofia, è da sempre un brand attento ai valori come lo sport, la lealtà e il gioco di squadra - commenta Antonio di Vincenzo, vice presidente della IMAP Export la società che detiene il marchio Original Marines – Per questo siamo convinti che sponsorship come quella siglata con la manifestazione “NapuleTao 2010” siano un ottimo strumento per sottolineare l’importanza e il ruolo educativo che lo ha sport. Questa iniziativa, inoltre, si inserisce all’interno di un programma di investimenti che sono stati realizzati per promuovere e supportare la disciplina del Kung fu verso i bambini campani”.
Nato agli inizi degli anni Ottanta per volontà di alcuni imprenditori campani, il gruppo Original Marines è oggi una dinamica realtà che produce e commercializza linee d’abbigliamento dallo stile casual e sportivo per uomo, donna e bambino.
E’ presente sul territorio nazionale con:
• 481 punti vendita in franchising
• 62 tra punti vendita diretti e Cartoon Village
e in Europa, Asia, Africa e America del sud con 77 negozi.
Il gruppo, che in Italia conta oltre 500 addetti, è composto da tre società:
• la IMAP Export, proprietaria del marchio Original Marines, che gestisce la rete in franchising
• la Trader, che gestisce i punti vendita diretti
• la Commerciale Campana, che produce e commercializza calzature
Le strategie di sviluppo che hanno permesso a Original Marines di mantenere negli anni un notevole vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti, sono da sempre focalizzate sulla continua ricerca e sulla costante innovazione di tessuti, design dei modelli, temi delle collezioni, al fine di realizzare prodotti di elevata qualità, con una particolare attenzione ai prezzi, che risultano essere estremamente competitivi
Original Marines chiude il 2009 con un fatturato pari a 172 mln di euro, in crescita il 9% rispetto al 2008. Contemporaneamente anche i punti vendita continuano a crescere: il piano d’espansione prevede nel 2010 l’apertura di altri 33 negozi tra diretti e franchising in Italia che andranno ad aggiungersi ai punti vendita attualmente esistenti e 10 all’estero.
Campioni di determinazione
Carmela Pesacane Campionessa Light Sanda- Sanshou - Team Italo Mosca
Carmela Pesacane è nata nell’81 con un problema al braccio. Aveva sempre coltivato la passione per le arti marziali e a 16 anni decide di praticare la kick boxing. “Mi recai in varie palestre dove la si praticava, ma a causa della mia anomalia alla mano, tutti mi dicevano che non sarei mai riuscita a far parte di questo mondo. Una parte di me si spense”, racconta Carmela. Ma la ragazza non si dà per vinta. “In cuor mio sapevo di potercela fare e pazientai . Mi ripresentai in palestra dopo due anni e chiesi ad un altro maestro di mettermi alla prova. Facemmo un patto: se fossi riuscita ad eseguire l'allenamento in maniera perfetta come gli altri, avrei continuato. Altrimenti, mi sarei rassegnata. Forse sarà stata la passione, ma alla fine sono diventata la più brava del gruppo”. Carmela si allena con determinazione per quattro anni, ma quando arriva il momento di gareggiare il maestro non la incoraggia. Delusa, Carmela abbandona lo sport. “Dopo due anni sentivo che dentro di me la passione per le arti marziali era rimasta intatta, e mi cercai un’altra palestra- continua Carmela- E finalmente incontrai un maestro fantastico Italo Mosca. Fantastico perché è stato veramente l'unico a non farmi sentire diversa dagli altri. La cosa più bella è che lui ha creduto subito in me e questo mi ha reso ancora più sicura nello sport ma soprattutto nella vita, che non è stata tanto generosa con me”. Così dopo due anni Carmela di perfezionamento si cimenta con le prime gare. Nel 2007 diventa campionessa di semi Sanda, classificandosi prima alla Coppa Italia, poi vince i nazionali di Fiumicino.
“La vera vittoria per me è quella di essere riuscita a far parte di questo circuito senza subire l’umiliazione di sentirmi diversa. E di questo devo dire mille volte grazie al mio maestro Italo, che si è sempre preso cura di me. E io farò di tutto per non deluderlo. Grazie ancora........”.
Angelo Damasco Campione mondiale di combattimento a mani nude Kung Fu- Team Asia
Non avrebbe mai potuto fare il calciatore e ha rischiato di diventare un campione di Karate. Solo per una fortunata coincidenza, poi, a cinque anni è finito sul tatami dell’Asia e lì è rimasto, a sudare e a crescere secondo gli insegnamenti del Kung Fu Wushu trasmessigli dal pluripremiato maestro Maurizio Di Benedetto. All’età di sette anni riusciva a restare in equilibrio sulla testa, secondo il Di Tang Quan. Ora il suo sogno sono le Olimpiadi. Angelo Damasco ha 16 anni ed è un campione mondiale di combattimento a mani nude. Traguardo tagliato in Cina nell’ottobre del 2008, dove ha conquistato anche un argento con la specialità “bastone lungo”, che il campione in carica dovrà confermare a fine anno, sempre nella città cinese di Shiyan, nella provincia del Wudang. Angelo ha negli occhi scuri la passione di chi ama questo sport povero, fatto di grandi sacrifici. “Da piccolo ero irrequieto, il classico bambino terribile e i miei cercavano un’attività in cui impiegarmi per tenermi a bada- racconta Angelo - Stavo per essere portato in una palestra dove facevano karate, ma poi mio padre per fortuna conobbe il mio attuale maestro e cominciai a praticare Kung Fu. Me ne sono innamorato subito e non smetterò mai. Specie dopo aver vinto i mondiali in Cina. E’ stata un’esperienza magnifica”.
Adesso Angelo è uno degli atleti di punta della Fiwuk e può aspirare alle prossime Olimpiadi, che si terranno a Londra nel 2012. “Mi piace la disciplina dello sport in generale, sarei riuscito bene anche in qualche altra attività agonistica, ma non avrei mai potuto fare il calciatore. Sono molto veloce e in campo avrei dato filo da torcere ai miei avversari, ma mi piacciono troppo le coreografie del Kung Fu tradizionale, con tutti quei movimenti armoniosi, e non mi piace essere legato fisicamente”. E se gli fai presente che un atleta del suo spessore non potrà mai portare a spasso una velina su un bolide, ci pensa su e risponde: “Ma che c’entra? Le arti marziali non ti fanno diventare ricco e famoso come il calcio, ma regalano comunque tante soddisfazioni”. Poi, però, ci riflette ancora e lo scugnizzo sbalordisce l’interlocutore: “La disciplina ti fa diventare campione, ma sogno anche uno sbocco in tv e nel cinema. Mi piacerebbe interpretare un film d’azione sulle arti marziali: sono uno dei pochi italiani a saper fare dei combattimenti spettacolari e credo che non sfigurerei davanti alla macchina da presa”. Angelo vive a Qualiano e frequenta il secondo anno all’istituto industriale Luigi Galvani di Giugliano in Campania. I suoi genitori, Salvatore e Raffaella, non si preoccupano che possa trascurare gli studi per il Kung Fu. “Sanno che voglio diventare un professionista dello sport, ma che ho anche bisogno di un titolo di studio. Così se mi dovesse andare male, posso sempre buttarmi nel campo dell’elettronica come mio padre”.
Ivan Borrino Campione mondiale di spada - Kung Fu Wushu- - Team Asia
Dai banchi di scuola al più alto gradino del podio cinese. La mamma Katia è molto orgogliosa dei suoi successi e segue con attenzione tutti i suoi progressi da quando, alle scuole elementari di Qualiano, ha cominciato a praticare Kung Fu Wushu. L’incontro col suo maestro, Maurizio Di Benedetto, è avvenuto nell’istituto Santa Chiara, che su proposta dell’Accademia Studi Interdisciplinari Arti Marziali (Asia) aveva attivato dei corsi pomeridiani per gli alunni. All’epoca il talento di Ivan Borrino, che adesso ha 17 anni, non è passato inosservato. Ormai, si allena da dodici anni. Nel 2008 è diventato campione mondiale di spada e il prossimo ottobre dovrà tornare a Shiyan, in Cina, per confermare il titolo. Un oro per il quale vale la pena allenarsi duramente sul tatami della scuola Asia, presso la palestra Atlantide di Villaricca. “Non demordo, l’obiettivo è importante. Resisto facendo tanti sacrifici per conciliare lo studio con gli allenamenti perché spero di diventare sempre più bravo e di partecipare alle Olimpiadi del 2012- racconta Ivan - Le arti marziali mi piacciono molto e sono tutti contenti di me. Anche i miei professori mi incoraggiano e sono dei miei tifosi”. Ivan frequenta la terza E dell’Istituto industriale Luigi Galvani di Giugliano in Campania. L’esperienza in Cina è una di quelle da raccontare ai propri nipoti. “Quando siamo arrivati all’aeroporto quelli dell’organizzazione ci sono venuti a prendere con una limousine- racconta Ivan - Sono state due settimane di grande emozione. Vincere i titoli mondiali nella terra delle arti marziali è una soddisfazione immensa. Vincere contro i cinesi che sono cresciuti a pane a arti marziali, per noi che invece siamo cresciuti coi film di Bruce Lee, è stato veramente fantastico”. L’accoglienza in Cina è stata molto bella. “Sì, e abbiamo fatto anche un po’ le star. Durante gli allenamenti c’erano tanti appassionati che ci venivano a seguire e ci fotografavano sfidando le ire delle guardie del corpo. Ci scortavano anche alle gare. Ci siamo molto divertiti anche alla cerimonia d’inaugurazione della competizione.
A me sembrava di vivere un anticipo sulle Olimpiadi. Non vedo l’ora di parteciparvi. Sono sicuro che sarebbe l’occasione della mia vita”. Ivan ci conta e, dopo aver perso il papà da piccolissimo, è diventato l’ometto di casa. Porta sulle spalle anche una grande responsabilità: quella di non deludere mamma Katia, che fa tanti sacrifici per farlo allenare tranquillamente. “Mi impegnerò al massimo nello sport, lo prometto. Ma se non dovessi sfondare con le arti marziali, voglio continuare a studiare. Da grande voglio fare l’ingegnere”, dice. Dopo il diploma Ivan ha intenzione di iscriversi alla facoltà di ingegneria elettronica. Impegni e successi sportivi, permettendo. Ovviamente.
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Origini 
